Rugby, Olimpiadi e Selvazzano

Mauro Bergamasco, campione internazionale di Rugby e già terza linea della nazionale italiana di Rugby, con il suo progetto Education and Sport, è stato uno dei protagonisti nei centri estivi organizzati dal Comune di Selvazzano in programma fino al 10 settembre.
Questa iniziativa che va in scena in un’estate contraddistinta dallo svolgimento dei Giochi di Tokyo, fornisce lo spunto per trattare di Olimpiadi e Rugby.
Ecco la storia e le peripezie intercorse fra la palla ovale e i cinque cerchi…
Il Rugby non fu inserito nel programma di Atene 1896 (prima edizione dei Giochi Olimpici Moderni), perché i greci non avevano la minima idea di che cosa fosse questo sport, ma esordì nel 1900 ai Giochi di Parigi grazie al Barone Pierre de Coubertin, fondatore e ideatore delle Olimpiadi moderne, ancorché appassionato di palla ovale; infatti, giocava, arbitrava (fu lui a dirigere la finale del primo campionato francese di rugby, nel 1892) et last but not least promuoveva il Rugby .
Nella seconda edizione, l’ultima del XIX secolo, si registrarono però solo tre soli partecipanti: la Francia che sconfisse la Gran Bretagna (rappresentata dai Moseley Wanderers) per 27-7 e la Germania (cioè il team FSV Francoforte) per 27-17, conquistando l’oro e/o alloro olimpico.
Il match fra Germania e Gran Bretagna non si disputò, così l’argento fu assegnato alla Germania per la migliore differenza di punteggio, mentre il bronzo andò al collo degli atleti della Gran Bretagna.
Archiviati i Giochi di St. Louis, nel 1904, senza che fosse stato messo in palio il titolo, pare per motivi logistici e di viaggio transoceanico, il Rugby tornò in auge nel 1908, a Londra, Inghilterra culla di ovalia.
In programma una sola partita, al White City, dove l’Australia battè Cornwall, la contea campione d’Inghilterra chiamata a rappresentare il Paese per 32-3.
Saltata l’edizione 1912 a Stoccolma, per mancanza di cultura rugbistica in Svezia (anche oggi per la verità la nazionale delle Tre Corone aligna nella parte medio bassa del ranking mondiale – intorno alla 50 e ) e dopo la pausa dovuta alla Prima guerra mondiale,  nel 1920 i Giochi si svolsero in Belgio, per la precisione ad Anversa.E qui scatta il mistero, visto che non è chiaro chi si sia aggiudicato l’oro.
Secondo taluni gli Stati Uniti, paese del 4 luglio e del Ringraziamento sulla Francia (data presunta del match il 20 maggio e punteggio 8-0), per altri la Francia (data presunta del match il 10 ottobre, punteggio 14-5); detto che Wikipedia propende per la prima fonte (https://it.wikipedia.org/wiki/Rugby_a_15_ai_Giochi_della_VII_Olimpiade), certo è che gli Usa fossero rappresentati dagli studenti della Stanford University, i quali, peraltro, si aspettavano di giocare non a rugby, ma a football americano; in ogni caso, prestando ascolto alla versione 1 di cui sopra, si adattarono in fretta…Un salto di 4 anni ed eccoci a Parigi (di nuovo dopo 24 anni), Francia un’altra delle patrie della palla ovale e paese del 14 luglio; nella Ville Lumière si disputa l’ultimo torneo olimpico di Rugby a 15 (attenzione a questa dicitura… a 15, XV).
Gli studenti della Stanford University, chiamati a difendere il titolo conquistato (forse) ad Anversa, selezionarono i giocatori in automobile, si recarono in Gran Bretagna via nave, giocarono tre partite in Inghilterra, per poi giungere alla meta, alias in Francia.
Questo il tabellino del torneo:
Francia-Romania (59-3)
Stati Uniti-Romania (37-0)La partita decisiva si disputò allo stadio di Colombes, a Parigi, il 18 maggio 1924, davanti a quarantamila spettatori, dove gli Stati Uniti si imposero sulla per Francia 17-3.
Poi sulla palla ovale alle Olimpiadi calò un lungo sipario… fino a Rio de Janeiro 2016, dove si disputarono addirittura due tornei, uno maschile e uno femminile, con un però…Non si trattò del Rugby a 15, il Rugby Union per intenderci quello della Coppa del Mondo (William Webb Ellis Cup e Sei Nazioni) ma la variante a 7 giocatori, il cosiddetto Seven; ciò per evitare sovrapposizioni di interesse con la sopra citata Coppa del Mondo (nata nel 1987) – un po’ come il calcio che per evitare di far disputare un campionato parallelo ai Campionati del Mondo fa scendere in campo selezioni giovanili rafforzate con dei fuori quota – e per motivi di tempo/cartellone/programma, visto che il recupero tra una partita e l’altra è lungo e quindi un torneo con un certo numero di squadre occuperebbe il cartellone per troppo tempo.
Basti solo dire che la fase finale dell’ultima edizione della William Webb Ellis Cup, anno 2019 in Giappone con vittoria del Sud Africa, è andata in scena dal 20 settembre al 2 novembre 2019…Tutto ciò premesso, e in attesa di meglio approfondire le regole e il fascino del Rugby a 7, ecco il medagliere targato Rio 2016:
Maschile
Oro: Figi
Argento: Gran Bretagna
Bronzo: SudafricaFemminile
Oro: Australia
Argento: Nuova Zelanda
Bronzo: Canada
Tokyo 2020
Maschile
Oro: Figi
Argento:  Nuova Zelanda
Bronzo: ArgentinaFemminile
Oro:  Nuova Zelanda
Argento: Francia
Bronzo:  Figi

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