Battiato rivive nei murales

Testo a cura di Rita Patanè

Battiato rivive nei murales. L’artista presente nell’arte contemporanea.

Quando Angelo Privitera afferma che Franco Battiato è una presenza quotidiana e ne sottolinea l’immortalità, non è il solo a farlo. La spiritualità con cui il cantautore ha saputo raccontare la Vita e le sue tante dimensioni si è tradotta, soprattutto dopo la sua dipartita terrena, nella necessità di tanti, gente comune e artisti, di affermare la presenza del Maestro attraverso segni tangibili e underground, come i diversi murales, realizzati tra Giarre e Riposto, che raffigurano Battiato, mai senza un messaggio.

Così, dopo qualche mese dalla morte, sui muri esterni dello stadio comunale di Giarre è comparsa questa effigie del Maestro accompagnata dal titolo “Shock in my town” nei colori giallo-blu del Giarre calcio e del gonfalone comunale. Una del ciclo dei cinque murales realizzati allo stadio da Giuseppe Grasso e Dave Gambo.

Fra le strade di Riposto, invece, sul muro di una casa in via Mongibello, all’incrocio con via la Vie Fuille, troviamo passeggiare Franco Battiato con la sua “Bandiera bianca”, titolo della seconda traccia dell’album “La Voce del Padrone” dell’ ’81.
L’opera è dello street artist Hopener che evidenzia la volontà di emozionare e sorprendere chi incrocerà il Maestro fra i vicoli ripostesi.
Molti cittadini di Riposto – scrive Hopener nel suo profilo Instagram – possono raccontare di come gli sia capitato di incontrare il Maestro Battiato tra le strade della sua amata città natale ed è per questo che ho deciso di realizzare quest’opera proprio lì. Per far rivivere a queste persone un ricordo, seppur breve, del nostro amato Maestro.

E sempre a Riposto, sul muro dell’Arena Giardino, vicina alla casa in cui il cantautore visse la sua gioventù, tant’è che la cita nel brano “Summer On A Solitary Beach”:
<< [...]E ci arrivava l’eco di un cinema all’aperto.>>.
Un altro murales è stato realizzato dall’architetto Claudio Patanè. Anche in questo caso, l’architetto riporta un frammento di una canzone, colonna sonora di un film diretto da Battiato nel 2007:
Niente è come sembra niente è come appare. Niente è come sembra niente è come appare. Perché niente è reale.

A cura di Rita Patanè

Tratto da il Giornale di Giarre Edizione di febbraio 2022

Immagine: il murale dell’Arena Giardino fatto da Claudio Patanè

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