Distretto del Commercio: una grande occasione

Testo e intervista a cura di Christian Casale

Distretto del Commercio: una grande occasione. Paderno si appresta a cambiare faccia, si rifarà il look. Insomma, potrebbe presto apparire più attraente. Questo grazie al distretto urbano del commercio che lo scorso 16 marzo ha ottenuto l’approvazione da parte di Regione Lombardia.

Non parliamo di una novità assoluta. Regione Lombardia lo lancia nel lontano 2009 su iniziativa coordinata con Confcommercio e Camera di Commercio. La novità consiste proprio nel recentissimo semaforo verde che decreta l’esordio del distretto urbano del commercio per Paderno Dugnano. Non si tratta solo di un rilancio del commercio di vicinato.
A beneficiarne saranno anche il decoro urbano e l’identità territoriale.

Il perimetro identificato comprende una vasta area tra il quartiere di Paderno e quello di Dugnano. Una zona scelta per via delle attività commerciali, biblioteca, stazione, piazza del mercato e piste ciclabili. Insomma, una porzione di territorio comunale che ben si prestava alla candidatura, come affermato dall’assessore al commercio Paolo Mapelli:
Il recente riconoscimento è un successo. Ora sta a noi presentare, anche con le attività commerciali che ne faranno richiesta, i progetti. I commercianti della zona – giusto per fare qualche esempio – potranno rifare la vetrina o investire nella consegna a domicilio. Ognuno potrà presentare la propria esigenza. Progetti alla mano si potrà accedere al bando”.

A sua volta il Comune può presentare dei progetti di varia natura e non legati in modo diretto alle attività commerciali, come la miglioria della ciclopedonabilità, la valorizzazione di beni culturali, eventi. I tempi sono stretti. Le progettualità andranno presentate entro i prossimi 6/9 mesi. La scelta del perimetro interessato dall’iniziativa non è stata casuale:
I requisiti richiesti erano chiari” ha continuato Mapelli. “Un’area con un tessuto commerciale, ciclopedonabilità e movimentazione a livello di trasporti, poli culturali, zone riqualificabili”.

Oggi la zona interessata è quella più centrale e domani chissà: il successo di tale iniziativa potrebbe portare a presentare nuove richieste per altri quartieri.
E lato commercianti? Molti a oggi non sono a conoscenza di questa opportunità. Questo perché l’approvazione di Regione – contrariamente a quanto accadeva in passato – avviene prima che vengano presentati i singoli progetti.
Adesso sta a noi, come amministrazione Comunale, intraprendere una importante azione sul territorio di raccolta delle varie esigenze. Un compito complesso, ma anche molto stimolante” dice Mapelli. Senza dimenticare che, nel recente passato, molto è stato fatto peri professionisti che operano in città:
Il Comune, a partire da dicembre 2020, ha fatto molto a livello di sostegno alle imprese in tempo di pandemia, attraverso tre bandi (tutti a fondo perduto). Tanto è stato fatto. Quella del distretto del commercio la vedo come una opportunità in un momento di difficoltà”.

La formula del distretto urbano prevede un partenariato pubblico/privato. Da un lato la riqualificazione e il rilancio del commercio, dall’altro i fondi messi a disposizione da Regione concorreranno alla spesa d’investimento dell’esercente su opere che possono riguardare il rifacimento delle insegne, l’e-commerce e, più in generale, tutto ciò che soggettivamente interessa a ogni attività commerciale coinvolta. Chi ha buona memoria ricorderà che un simile progetto non è un inedito per Paderno Dugnano. Già nel lontano 2010, infatti, la richiesta venne inoltrata. Ma allora non ebbe la stessa fortuna. Sui motivi Mapelli ha avanzato una teoria:
Forse all’epoca non era stata colta la natura del progetto del distretto. La progettazione era stata un po’ farraginosa, con il coinvolgimento di un numero esiguo di attività commerciali. Mancava l’identità. Forse anche un po’ di coerenza progettuale”.

L’occasione di questa novità ci ha permesso di approfondire con Mapelli le criticità legate al commercio in città:
Paderno è una città dove l’urbanistica (7 quartieri, 14mila metri quadrati di territorio, n.d.r.) non aiuta. Parliamo di un territorio dispersivo. Io stesso sono un commerciante, nato e cresciuto a Paderno. I problemi vanno oltre le singole crisi, economiche o pandemiche che siano. Paderno è sempre stata vista come un “paese dormitorio”. E su questo anche molti commercianti si sono seduti e finiscono per lamentarsi, spesso a ragione. È innegabile si debba fare di più da questo punto di vista”.

E la speranza, oggi quanto mai tangibile, è proprio questa. Per l’assessore Mapelli l’obiettivo ultimo resta quello della riqualificazione dell’area  urbana interessata.
Sarebbe bellissimo che le famiglie la domenica pomeriggio decidessero di passeggiare per le strade della nostra città, per guardare le vetrine o anche solo perché la città viene vista come piacevole luogo di ritrovo. Oggi non è così. Paderno da questo punto di vista manca di attrattiva”.

Di Christian Casale

Tratto da Il Giornale di Paderno Dugnano, edizione di aprile 2022

 

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